Nel 2066 la Sardegna avrà una popolazione uguale a quella che possedeva negli anni 50 del ‘900, prima del boom economico. A dirlo sono le proiezioni demografiche predisposte annualmente da ISTAT* sulla base delle attuali condizioni demografiche.
Nell’infografica che presentiamo in questa sede vi mostriamo l’evoluzione demografica della Sardegna in due secoli di storia, in parte già trascorsa e quindi frutto di dati reali e in parte ancora da compiersi e quindi frutto di stime.
Il dato di partenza è quello del 1861 anno dell’unificazione dell’Italia quando in Sardegna si contavano poco più di 600 mila abitanti.
Come è possibile notare dai tassi di crescita medi annui nei singoli decenni la maggiore espansione è stata registrata in Sardegna nel decennio che va dal 1951 al 1961, con una crescita nel decennio superiore al 15%. I decenni del novecento durante i quali, invece, si è registrata la crescita minore risultano essere quello tra il 1921-1931 successivamente alla grande guerra e quello tra il 1971 e il 1981, periodo di grande consistenza dei flussi migratori verso l’Italia e l’Europa. I primi tre decenni del nuovo millennio fanno registrare invece valori pressochè nulli con una stazionarietà complessiva della popolazione. Al contrario, nei decenni che andranno dal 2021 in poi la decrescita si farà più consistente e progressivamente più elevata fino a raggiungere picchi quantificati in un meno 1,2% di popolazione residente all’anno.
Staff SSEO
Dati:
– Previsioni Istat Maggio 2018
– Previsioni demografiche Eurostat
Vedi anche: Demografia | Nel 2065 gli ultranovantenni sardi passeranno da 11 mila a 90 mila
*in altre elaborazioni SSEO sono state utilizzate anche le previsioni realizzate da Eurostat. Rispetto a quelle rilasciate dall’ISTAT mutano gli scenari temporali e alcuni elementi metodologici ma le due tipologie di previsione risultano assolutamente comparabili considerata la similitudine dei modelli di calcolo.