Diminuisce la dispersione scolastica in Sardegna: la percentuale di ragazzi che hanno abbandonato gli studi dopo la terza media è infatti diminuita di 14 punti percentuali fra il 2000 e il 2016, passando dal 32% al 18%. È una delle diminuzioni più significative nel contesto dello stato italiano, preceduta solo dal Veneto (da 23% a 7%), dal Piemonte (da 25% a 10%) e dalla Toscana (da 26% a 12%).
Lo rivelano gli ultimi dati Eurostat sulla frequenza scolastica nei paesi europei (Early Leaving from Education and Training) riferiti alla percentuale dei giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato precocemente la scuola, non conseguendo il diploma di scuola superiore né qualifiche professionali.
Purtroppo, però, non è tutto oro quel che luccica: la percentuale di ragazzi che hanno lasciato gli studi dopo la terza media in Sardegna è la seconda più alta in Italia, dopo quella registrata in Sicilia (24%).
In Italia, nel 2016 la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 che aveva abbandonato la scuola dopo le medie è stata del 14%. Anche in questo caso si rileva un miglioramento rispetto al 2000, quando a non proseguire gli studi era il 25% dei giovani. A livello regionale, il divario fra Nord e Sud resta accentuato nonostante i complessivi miglioramenti. Nel Sud , infatti, il 17% dei giovani tra i 18 e i 24 anni non ha proseguito gli studi dopo la terza media, mentre la percentuale si assesta sul 9% nel Nord Est e sul 12 % nel Nord Ovest.
Il dato sardo è superiore di circa 8 punti percentuali rispetto alla media europea, che si assesta ora sul 10,7%. Un consistente recupero rispetto ai 16 punti percentuali di differenza del 2006. Da notare le persistenti differenze rispetto ad altre realtà insulari europee, in particolare Creta, che ha visto il suo tasso di abbandono diminuire in 10 anni dal 22.9% al 9%, riuscendo persino a scendere sotto la media europea (da considerare che il dato della piccola isola del Mediterraneo superava il 30% nel 2000). Altro esempio interessante risulta essere quello dell’Irlanda dove il tasso di abbandono si attesta sul 6,3% con valori di 4 punti al di sotto della media europea.

Da segnalare infine la differenza di genere relativa al dato sull’abbandono, in Sardegna il 23,6% dei ragazzi e l’12,1% delle ragazze tra i 18 ed i 24 risultavano aver abbandonato i percorsi di istruzione. Il dato maschile risulta quasi doppio rispetto al dato femminile facendo registrare una delle maggiori differenze tra le regioni europee.
L’abbandono scolastico precoce è l’indicatore con cui la Commissione Europea misura i progressi fatti dagli Stati membri nel settore istruzione e formazione. Secondo quanto espresso nella strategia di sviluppo “Europa 2020”, l’Unione mira ad abbassare al di sotto del 10% entro il 2020 la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandona prematuramente gli studi e le attività di formazione. Come si vede, l’Italia e la Sardegna rimangono ancora lontane dall’obiettivo.
Staff SSEO
Fonte: Eurostat/Istat
Nota metodologica: il tasso di abbandono scolastico precoce è uno degli indicatori che descrivono il fenomeno della dispersione scolastica, misurabile anche attraverso i dati di abbandono fra cicli scolastici e di abbandono infra-ciclo. SSEO dedicherà spazio prossimamente all’analisi di questi ulteriori dati.