Sono quasi 10.000 gli universitari sardi che lasciano la Sardegna per studiare in Italia. La spesa sostenuta dalle loro famiglie si attesta fra i 75 e i 95 milioni di euro. Solo 585 risultano essere invece gli studenti provenienti dalle regioni italiane nelle due università sarde.
Si parla tanto di emigrazione dei ragazzi sardi e il nostro osservatorio si propone come al solito di raccontate i fenomeni attraverso i numeri. Abbiamo perciò analizzato i dati del Ministero dell’Istruzione, Università (MIUR), per sapere quanti giovani universitari sardi studino fuori dall’isola.

Sono 9.689 i sardi immatricolati in università delle altre regioni italiane: ben il 20,15%, ossia circa 1/5 del totale dei ragazzi sardi impegnati negli studi accademici.
La regione che ospita più fuorisede sardi è il Lazio, col 21,6% degli immatricolati, ossia 2.091 persone. Roma (con la sua provincia) la città più frequentemente scelta: 2036 giovani si trovano là per i loro studi. Seconda regione la Lombardia: nelle sue università studia il 17,1% dei nostri concittadini fuorisede (1.654 persone), con una forte concentrazione su Milano (1.188 studenti). Seguono la Toscana, 15,7% il Piemonte, 15,6% e l’Emilia Romagna 12,8%, tutte al di sopra dei mille studenti provenienti dalla Sardegna. In fondo alla classifica delle regioni scelte dagli studenti sardi troviamo invece Molise, Valle d’Aosta e Calabria che sommate assieme fanno registrare appena 16 studenti provenienti dalla Sardegna.
Nell’elaborazione che segue presentiamo i dati sulla dislocazione degli studenti sardi per provincia dell’ateneo di iscrizione.

SSEO ha provato a calcolare i costi sostenuti dalle famiglie sarde per gli studi e il mantenimento dei figli nelle altre regioni italiane: stimando le spese per tasse, libri, vitto, alloggio e viaggi, e tenendo conto della possibilità di accedere a borse di studio, è possibile valutare che ogni studente fuorisede costi fra gli 8.000 e i 10.000 euro l’anno. Ciò ci porta a stimare che la somma spesa per questa “emigrazione per studio” si aggiri fra i 75 e i 95 milioni di euro annui.
Solo 585 sono i giovani provenienti dalle altre regioni italiane che risultano immatricolati nelle due università sarde, l’1,5% degli iscritti. La spesa stimata per i loro studi e mantenimento sull’isola si può stimare in poco meno di 5 milioni di euro.
Discorso a parte merita la propensione degli studenti sardi ad emigrare per provenienza provinciale. In questo caso risulta evidente come ad emigrare siano in media più portati gli studenti maggiormente distanti dalle sedi universitarie. In provincia di Olbia-Tempio sono addirittura il 36% degli studenti a optare per soluzioni al di fuori della Sardegna, il 31% a Nuoro ed il 26 in Ogliastra. Valori più bassi vengono registrati invece in tutte quelle aree dove gli spostamenti consentono una fruizione quotidiana della didattica senza la necessità di ricercare alloggio.
SSEO continuerà la sua analisi sul fenomeno dell’emigrazione dei giovani sardi cercando di reperire dati che consentano un monitoraggio del “tasso di ritorno” sull’isola, una verifica relativa alla “spendibilità” e “remunerazione” del titolo di studio e un’analisi dei numeri relativi all’emigrazione post-accademica. Vorremo infatti contribuire, attraverso l’analisi dei dati, alla comprensione delle dimensioni e delle dinamiche del “brain drain” che di cui soffre attualmente la Sardegna.
A.A.
STAFF SSEO
Mancat unu fatu de importu. Est a nàrrere sa cantidade de is universitàrios ogiastrinos, nugoresos e gadduresos istudiende in logu agenu. Cantos sunt? Ma non in pro-chentu, ma pròpiu de nùmeru.
Salude Alessandro, eus a faere luego unu articulu asua de sos iseberos po territoriu cun totu sos numeros chi preguntas tue. 😉