Povertà | In Sardegna e Calabria un decennio nero per l’impoverimento delle famiglie

In Sardegna nell’ultimo decennio (dal 2004 al 2014) l’incidenza della povertà relativa cresce di 6,9 punti percentuali facendo registrare uno dei valori peggiori tra le regioni italiane, assieme solamente alla Calabria che ha visto crescere l’incidenza della povertà di 8,6 punti percentuali nel corso del decennio.

Come si può notare dall’infografica, il dato registrato in Sardegna presenta tratti notevolmente critici se si considera che in 11 regioni più la provincia autonoma di Trento il valore nel decennio decresce sensibilmente, mentre nelle restanti sei regioni più la provincia autonoma di Bolzano il dato rimane pressochè stabile con leggeri incrementi congiunturali. La Sardegna e la Calabria rappresentano in questo scenario le uniche eccezioni.

La Sardegna passa dall’8,2% di persone che si trovano al di sotto della soglia della povertà relativa del 2004 al 15,1% del 2014 con un drammatico raddoppio della fascia di popolazione interessata.  Ogni anno in media sono state risucchiate sotto la soglia della povertà 4 mila famiglie sarde in più a causa principalmente delle drammatiche condizioni vissute dal mercato del lavoro ma anche a causa di un sistema del welfare carente e frammentario.

I dati dell’ultimo anno disponibile, pubblicato recentemente da ISTAT, mostrano per il 2015 un valore pressochè costante rispetto al 2014 facendo registrare il 14,9%, con un (0,2% in meno).

Staff SSEO – SARDINIAN SOCIO-ECONOMIC OBSERVATORY

FONTE: ISTAT

 

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