L’esercito degli 80 mila giovani Sardi con un età che va dai 15 ai 29 anni che non studia, non lavora e non svolge attività formativa produce un danno all’economia della Sardegna quantificabile in 1,7 miliardi di euro, pari al 5,6% del PIL. Il dato rappresenta una stima frutto di un’elaborazione del Sardinian Socio Economic Observatory su ipotesi formulate dalla commissione europea e ci indica quanto il fenomeno dell’esclusione dei giovani dal mercato del lavoro, ma anche da percorsi di formazione e istruzione, stia intervenendo in maniera drammatica sulla crisi economica del nostro sistema produttivo. Basterà ricordare che il comparto turistico complessivamente inteso incide per circa il 6% del PIL della Sardegna per capire la gravità e l’importanza del fenomeno. Se in Sardegna da un giorno all’altro sparisse interamente un comparto economico importante come il turismo cosa succederebbe? Ecco, in Sardegna si deve fare i conti con 80.000 giovani che non possono o non sono messi nelle condizioni di dare un contributo al miglioramento delle condizioni della propria comunità con forti rischi di esclusione sociale, e di ulteriori costi per la collettività.
Mentre in Europa “il danno” all’economia si attesta sull’1,2% del PIL, in Sardegna il dato risulta al di sopra di questo valore di ben 4,4 punti percentuali facendo registrare il valore più alto tra tutti i paesi europei.
L’infografica che presentiamo ci mostra in sintesi i dati e può essere letta integrando quanto riportato in un’altra elaborazione SEO sul tema relativamente alla consistenza dei NEET nei diversi paesi europei e in Sardegna sulla popolazione tra i 15 ed i 24.
Per intervenire sul fenomeno NEET e sulla sua preoccupante evoluzione sono stati attivati degli appositi programmi europei come Youth Guarantee, con risorse stanziate principalmente dalla stessa UE, volti ad intervenire con una serie di azioni mirate sul fenomeno. Il programma sardo di intervento prevede uno stanziamento di 54 milioni di euro principalmente rivolto alla formazione, all’accompagnamento al lavoro, ai tirocini ed al bonus assunzionale. Il programma in corso di realizzazione dal 2014 andrà valutato non per i risultati contingenti che saprà ottenere ma per quelli di strutturali, unici in grado di invertire realmente un trend di crescita drammatico del fenomeno.
Il fenomeno dei NEET studiato per la prima volta in Gran Bretagna a cavallo degli anni 90 rappresenta un fenomeno complesso che si integra con numerose problematiche legate alla vita delle giovani generazioni, esso va per questo letto e analizzato alla luce di un’analisi complessiva della condizione giovanile.
Per questa ragione l’osservatorio ha intenzione di proseguire con le proprie elaborazioni su questo tema al fine si sensibilizzare l’opinione pubblica e i decision maker affinchè ci sia un intervento non sporadico sul tema ma strutturale.
Non è in gioco il solo futuro dei nostri giovani bensì il futuro collettivo di tutta la Sardegna e dell’Europa.
STAFF SEO | SARDINIAN SOCIO ECONOMIC OBSERVATORY
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