Nel 1951 in Sardegna il 51% degli occupati era impegnato nel comparto primario. Dal 1951 in poi una serie di trasformazioni sociali, di interventi economici e politici diedero vita al grande esodo dalle campagne. L’intensità e la rapidità con cui avvenne l’abbandono delle campagne, in seguito ai fallimenti della riforma agraria e dei processi di redistribuzione e accorpamento delle terre, rappresenta una peculiarità del processo in Sardegna.
Tale fenomeno va letto prestando attenzione non solo al processo di industrializzazione seguito all’attuazione del Piano di Rinascita ma anche e soprattutto ai processi migratori che colpirono in maniera radicale e drammatica le comunità sarde tra gli anni 50 e 70.
LINK 1 – Gli occupati nel settore secondario 1951-2011
LINK2 – Gli occupati nel settore terziario
LINK3 – La diaspora dei sardi (presto online)